Il 21 novembre i parentini e le parentine hanno celebrato la festa di San Mauro, patrono di Parenzo e della diocesi di Pola e Parenzo. I festeggiamenti dedicati a San Mauro sono iniziati con la messa solenne nella Basilica di Parenzo piena di fedeli, alla quale hanno partecipato la vicepresidente della Regione Istriana Jessica Acquavita, il sindaco di Parenzo Loris Peršurić con i suoi vice, il presidente del Consiglio cittadino Zoran Rabar e i consiglieri e le consigliere comunali, la delegazione della a cittadina tedesca di Poing e della loro parrocchia gemellata con quella di Parenzo. Alla messa hanno partecipato rappresentanti delle autorità ecclesiastiche e civili, del pronto soccorso, della sanità, della polizia e dei vigili del fuoco, membri delle società culturali istriane, dei servizi pubblici, atleti e fedeli. La celebrazione della messa è stata presieduta da mons. Mate Uzinić, arcivescovo di Fiume e metropolita, con i sacerdoti dell’arcidiocesi di Fiume, della diocesi di Parenzo e Pola e di Gospić-Senj. All'inizio della messa i fedeli presenti sono stati salutati dal vescovo di Parenzo e Pola, mons. Ivan Štironja, e ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati per la solenne processione di oggi.
- Riuniti oggi in questa celebrazione, sentiamo la sete di vera unità, di pace e di giustizia. Abbiamo bisogno di una fiducia reciproca più sincera, del perdono cristiano e dell'amore evangelico, ha detto mons. Štironja nella sua introduzione.
Mons. Uzinić si è congratulato per la festa di San Mauro ha sottolineato nella conclusione dell'omelia: “Cari credenti, la santità ci attrae perché i santi che sono nostri amici e compagni di viaggio che mostrano in Gesù Cristo il volto più bello della Chiesa”. Uno di quei santi che mostra Gesù è San Mauro, il vostro santo patrono che come Gesù, che è come un chicco di grano che morì e poi diede un ricco raccolto. Voi, fedeli di questa diocesi, siete quella famiglia ricca, ma con ciò vi è stato dato anche il compito di essere coloro che mostrano Gesù. E questo si può e possiamo farlo perché è compito di tutti noi cristiani, solo se viviamo secondo la logica del chicco di grano donando la vita. Perché, come dice Papa Francesco, la vita ha valore solo nel donare amore e nel donarsi agli altri, nella vita di tutti i giorni e in famiglia, ha sottolineato mons. Uzinić a conclusione dell'omelia, che si è rivolto ai fedeli anche in italiano.
Ricordiamo che l'ultima processione, prima di essere ripristinata nel 2014, si è svolta nel 1934. Nel 1354, infatti, Paganino Doria, ammiraglio genovese, sconfisse la flotta veneziana e trafugò le reliquie dei santi Mauro ed Eleuterio ai parentini, facendo pagare un prezzo così alto da renderli alleati della Serenissima. Finalmente, dopo più di 500 anni, le reliquie furono restituite a Parenzo nel 1934, quando per le strade di Parenzo fu organizzata una delle più grandi feste in onore del santo patrono della città.
La processione per le vie di Parenzo in occasione della celebrazione della festa di S. Maura è tornata di nuovo per le strade di Parenzo e quest'anno ha radunato molti fedeli.
Il bel tempo e il sole, rari per questo periodo dell'anno, hanno segnato anche la parte laica della celebrazione della festa. In Piazza della Libertà sono state distribuite piatti gratuiti di polenta con il brodetto, anche dal sindaco, il tutto accompagnato da un programma di intrattenimento per tutta la giornata.
Il pubblico è stato intrattenuto dai Baredinesauri e successivamente dai popolari Anellidi. Crescono di anno in anno le diverse manifestazioni collaterali che associazioni e circoli organizzano in occasione di questa festa, a cui si aggiunge la tradizionale celebrazione della festa di San Mauro nella Comunità degli Italiani di Parenzo, la coppa di pesca “San Mauro", la biciclettata ricreativa, la mostra  "Mavrova" dei creativi della comitato circoscrizionale di Varvari, i programmi dell'Università Popolare Aperta, il ballo del Lions Club di Parenzo e altre azioni umanitarie. Sulla banchina antistante la nave “Sveti Mauro” si sono distribuite gratuitamente le sardelle tutto accompagnato dalla musica, in onore del santo patrono della città.